Oggi siamo in piazza contro le aggressioni e le minacce che ci sono state negli ultimi mesi nel quartiere verso attivisti del Giardino Liberato Materdei e dell’ex Opg. Questi sono gli spazi liberati, sottratti all’abbandono e riaperti alla città, che si impegnano da tempo sul territorio con iniziative politiche e sociali: dalle battaglie per la raccolta differenziata porta a porta alle iniziative di piazza per un quartiere più vivo e vivibile, dalle attività gratuite per adulti e piccini agli eventi artistici e culturali
Siamo in piazza perché Materdei è un quartiere solidale dove convivono pacificamente uomini e donne di diversi popoli e diverse culture, per affermare ancora una volta che qui non c’è spazio per chi vuole portare un clima di razzismo ed odio nei confronti dei migranti, per chi vuole strappare un po’ di consenso elettorale scaricando le responsabilità della crisi sui più indifesi piuttosto che i più potenti
Siamo in Piazza perché Materdei è sempre stato un quartiere antifascista. I suoi abitanti furono i primi a ribellarsi all’occupazione nazi/fascista della città durante le 4 giornate di Napoli, e pochi anni fa a cacciare Casapound, un gruppetto di sedicenti fascisti del 3° millennio, finanziato e coperto da personaggi legati alla destra cittadina (noti politici prima del MSI, ora di Fratelli d’Italia e Lega con Salvini)
Oggi come ieri, Materdei come Napoli non tollera l’arroganza, la violenza, la prepotenza, il razzismo e il sessismo che si manifestano nel mare di odio creato dalla destra sovranista di Salvini. La politica “ufficiale” è ormai incapace di dare risposte concrete all’emergenza di giustizia sociale ed ambientale che viviamo, colpa di un sistema al collasso che ci trascina verso il baratro alimentando una guerra tra “poveri”.
Per tutto questo facciamo appello ad abitanti del quartiere, attivisti/e delle realtà di base cittadine, alle sardine che vanno per altri mari a prendere parola, ad esserci, ad organizzarci dal basso, a costruire insieme comunità solidali capaci di decidere e fare autonomamente…
Per un quartiere, una città, un mondo più giusto e più aperto, più libero e dignitoso, più sostenibile e più accogliente per tutte e tutti