E ci siamo anche quest’anno.
Come ogni anno abbiamo pensato di trattare temi seri, ma con lo spirito dell’ironia e con lo sberleffo, come si deve ad un Carnevale, temi come la critica ai potenti e al malaffare, ma con l’idea della possibilità di costruire alternative, al di là del semplice lamento e cercando di capire cosa si possa fare insieme concretamente.
Il tema scelto è quello della prepotenza e prevaricazione che subiamo tutti i giorni a partire da una realtà quotidiana che ci impedisce di vivere con dignità e serenità, come l’annoso problema della spazzatura che ci sta sopraffacendo, dei veleni che respiriamo e mangiamo, dell’inquinamento, della mancanza di verde, del degrado e di attenzione minima ai temi ambientali e alla cultura, che dovrebbe essere il baluardo in difesa delle narrazioni tossiche che alimentano razzismi e violenze di genere e sociali.
Vogliamo, invece, sottolineare la necessità di ridare bellezza ai territori abbandonati e degradati nell’assenza di risposte concrete ed incisive da parte delle istituzioni e che insieme si può fare, si può cambiare con un lavoro collettivo, trasformare dal basso con l’impegno in prima persona, assumendosi responsabilità, con attivismo, partecipazione e creatività.